“In We’re gonna have a real good time together, Daniele Galliano trova una nuova dimensione pittorica, mettendo in scena la decadenza delle classi di potere. La politica, la finanza, la religione, insomma i gruppi di pressione che occupano le più grandi cariche mondiali. Persone che all’interno dei parlamenti appartengono ad un partito politico e contemporaneamente seguono le istruzioni di un gruppo esterno, subordinando le vicissitudini di un iter legislativo alla pressione di chi può perdere o acquisire potere se la norma lo favoreggia o meno. Per Galliano, ogni
volto impersonifica una lobby. Partendo dalle più famose – quelle che esercitano pressione per favorire le grandi industrie di stato, automobili, abbigliamento – a quelle nascenti di giovani
rampolli sulla cresta dell’onda dai sospetti proventi finanziari, o che riguardano i grandi temi del rifornimento energetico, come petrolio e nucleare, o ancora le grandi produzioni culturali (cinema, letteratura e arte), per poi finire alle più grandi figure politiche della storia come Hitler, Putin, Obama” (Graziano Menolascina)
Daniele Galliano nasce a Pinerolo nel 1961. Autodidatta di formazione, comincia ad esporre a Torino, dove vive e lavora, all’inizio degli Anni ‘90, conquistandosi velocemente un posto di rilievo all’interno di quella nuova scena pittorica italiana che muove i suoi primi passi alla fine degli anni Ottanta. Il suo “realismo fotografico”, le sue immagini di luoghi e persone, cominciano ben presto a farsi notare oltre i nostri confini, e gli consentono di partecipare ad importanti personali e collettive in Europa e negli Stati Uniti, tra le quali: la 53 Biennale di Venezia nel 2009, la Galleria d’Arte Moderna di Roma, Palazzo Reale, Milano, La Galleria d’Arte Moderna di Torino, la 9 Biennale dell’Avana, Wifredo Lam Art Center for Contemporary Arts, Cuba, la Galleria Civica Contemporanea di Trento, il Museo Sale-Spazio arte Legnano, Milano, l’Urban Plannin Exhibition Center di Shanghai, Cina, il Capital Museum Bejing, Cina, Kunsthalle, Goppingen, Germania, il Museo d’Arte di Nuoro, la Galleria Annina Nosei, New York, la Galleria Distrito Cu4tro, Madrid, Spagna, le Magasin, Grenoble, Francia, Livingstone Gallery, Den Haag, Olanda, Artiscope, Bruxelles, Belgio, la Galleria In Arco di Torino. Nel 2013 ha presentato alla videoteca della Galleria d’Arte Moderna di Torino il suo primo film di animazione composto da 1.465 disegni realizzati a matita su carta. Sue opere sono entrate in importanti collezioni pubbliche e private quali la Galleria Civica d’arte Moderna e Contemporanea di Torino, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, il MART di Trento e Rovereto, la collezione VAF e la Collezione Unicredit Private Banking di Milano.
Graziano Menolascina è nato a Bari nel 1978, vive e lavora a Roma. Laureato presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Tor Vergata Roma, ottiene la Cattedra di Storia dell’Arte Contemporanea presso l’Accademia di Belle Arti di Bari, nel 2007 comincia la sua scalata da curatore e critico indipendente curando mostre personali di Pino Pascali, Urs Luthi, Claudio Parmiggiani, Andy Warhol, Joseph Beuys, Vettor Pisani, Luigi Ontani, Andrea Fogli, Tano Festa, Silvano Tessarollo, puntando anche l’obbiettivo sulle giovani generazioni e le nuove tendenze del panorama artistico contemporaneo come: Matteo Basilè, Paolo Grassino, Lamberto Teotino, Cristian Raduta, Sandra Hauser, Valeria Sanguini, Yo Akao, Hirotsugu Aisu. Organizza per La Casa delle Letterature in Roma con la rassegna “La Grande Illusione” con opere di Filippo Tommaso Marinetti, Pasqualino Cangiullo, Angelo Rognoni, Giacomo Balla, Fortunato Depero, Emilio Notte, Mario Sironi, Enrico Prampolini, Ugo Giannattasio, Gerardo Dottori. La grande mostra “L’arte Contempoaranea per Dynamo Camp”, presso La Pelanda Macro Mattatoio, Roma, la personale di Daniele Galliano presso la Fondazione Rebaudengo,Torino, la personale di Stefano Arienti presso la Galleria In-Arco a Torino. Molte le rassegne collettive come “Occhio Magico” rassegna internazionale di fotografia, da Man Ray a Mattew Barney a il “Kabuki dei tre Sammurai”, con i tre grandi della fotografia nipponica Araki, Morimura, Sugimoto, a “Low Culture in a Colorful World” con opere di Andy Warhol, Roy Lichtenstein e Robert Raushenberg a “Scacco Matto” con opere di Fortunato Depero e Peter Halley, a “Statico/Dinamico” con apere di Alberto Giacometti e Bill Viola. Molte le pubblicazioni e i cataloghi d’arte pubblicati in occasione delle mostre.
Daniele Galliano
We’re gonna have a real good time together
a cura di Graziano Menolascina
formato 17×24 cm. | brossura
isbn 9788899928018 | pagg. 64 | euro 15,00
target: amanti dell’arte contemporanea
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