Un uomo di sessanta anni e qualcosa, attraversa Napoli a piedi da piazza Garibaldi (popolare, meticcia, trasformata) alla fine di via Posillipo (ieratica e decaduta). È tormentato dalla fine di un amore (l’ultimo?) che gli apre nel cuore e nella mente un fiume di pensieri e di immagini. Un flusso di riflessioni e di memorie, che gli fa ripercorrere – nel tempo della lunga camminata a piedi che dura qualche ora – un’esistenza piena ma forse mai compiuta, vissuta alla ricerca di sentimenti forti e di passioni non sempre regalate dalla vita vera. È un viaggio che si muove lungo una traiettoria costellata di figure femminili, tutte protagoniste, tutte a segnare un passaggio decisivo nell’esistenza di un personaggio che però riconduce tutto a un’ossessione estetica e sentimentale, felice ma inarrivabile. Il racconto è crudo e duro. Di verità. Mai corretto, ma non volgare o settario, scritto in una lingua alta e bassa, originale, parlata. Una storia con un finale a sorpresa, degno del romanzo giallo che è la vita di ogni individuo.
NOTE BIOGRAFICHE
Ercole C. di Savignano (doppio, alter ego e controparte di un autore che ha già consegnato a iemme edizioni un paio di titoli) è un moderno trovatore, anche se ormai va da un villaggio all’altro con il passo stanco imposto dal ciglio declinante della vita. Vissuto per ragioni guidate dal Caso e dall’indole randagia in multiformi luoghi dell’Orbe, sotto decine di tetti diversi, tra dialetti, lingue e cucine differenti, ama raccogliere le emozioni vissute in una lingua difforme e multicromatica, eco della sua irrazionale esistenza di teatrante nomade. Vive di poco, ma si nutre di libri e del tempo che dedica ai suoi appunti, breviari per un’esistenza pensante, che ha la presunzione di proporre a mille editori che per fortuna lo snobbano.
FORMATO 11,5 x 16,5 CM | BROSSURA ISBN 9788899928797 | PAG. 176 | EURO 9,90 COLLANA pantone DATA DI PUBBLICAZIONE: maggio 2021 TARGET: amanti della narrativa, racconto di formazione
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Un uomo di sessanta anni e qualcosa, attraversa Napoli a piedi da piazza Garibaldi (popolare, meticcia, trasformata) alla fine di via Posillipo (ieratica e decaduta).
È tormentato dalla fine di un amore (l’ultimo?) che gli apre nel cuore e nella mente un fiume di pensieri e di immagini. Un flusso di riflessioni e di memorie, che gli fa ripercorrere – nel tempo della lunga camminata a piedi che dura qualche ora – un’esistenza piena ma forse mai compiuta, vissuta alla ricerca di sentimenti forti e di passioni non sempre regalate dalla vita vera.
È un viaggio che si muove lungo una traiettoria costellata di figure femminili, tutte protagoniste, tutte a segnare un passaggio decisivo nell’esistenza di un personaggio che però riconduce tutto a un’ossessione estetica e sentimentale, felice ma inarrivabile. Il racconto è crudo e duro. Di verità.
Mai corretto, ma non volgare o settario, scritto in una lingua alta e bassa, originale, parlata. Una storia con un finale a sorpresa, degno del romanzo giallo che è la vita di ogni individuo.
NOTE BIOGRAFICHE
Ercole C. di Savignano (doppio, alter ego e controparte di un autore che ha già consegnato a iemme edizioni un paio di titoli) è un moderno trovatore, anche se ormai va da un villaggio all’altro con il passo stanco imposto dal ciglio declinante della vita.
Vissuto per ragioni guidate dal Caso e dall’indole randagia in multiformi luoghi dell’Orbe, sotto decine di tetti diversi, tra dialetti, lingue e cucine differenti, ama raccogliere le emozioni vissute in una lingua difforme e multicromatica, eco della sua irrazionale esistenza di teatrante nomade. Vive di poco, ma si nutre di libri e del tempo che dedica ai suoi appunti, breviari per un’esistenza pensante, che ha la presunzione di proporre a mille editori che per fortuna lo snobbano.
FORMATO 11,5 x 16,5 CM | BROSSURA
ISBN 9788899928797 | PAG. 176 | EURO 9,90
COLLANA pantone
DATA DI PUBBLICAZIONE: maggio 2021
TARGET: amanti della narrativa, racconto di formazione