Nell’Arte del ‘900 ritroviamo un risveglio dei sensi con la sua creatività ribelle ed innovativa, rompendo senza soluzione di continuità con la tradizione artistica delle vecchie accademie a tutti i livelli di significato, di forme e di funzione estetica. Questo perché l’arte contemporanea sin dalle sue origini si è sempre rifatta ed è sempre stata influenzata dallo spirito magico e selvaggio di una certa creatività primitiva, espressione primaria di segno e gesto allo stato puro. In un mondo dominato dal consumo, la Pop Art respinge l’espressione dell’interiorità e dell’istintività e guarda, invece, al mondo esterno, al complesso di stimoli visivi che circondano l’uomo contemporaneo: il cosiddetto “folclore urbano”. È infatti un’arte aperta alle forme più popolari di comunicazione: i fumetti, la pubblicità, i quadri riprodotti in serie.
Graziano Menolascina è nato a Bari nel 1978, vive e lavora a Roma. Laureato presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Tor Vergata Roma, ottiene la Cattedra di Storia dell’Arte Contemporanea presso l’Accademia di Belle Arti di Bari, nel 2007 comincia la sua scalata da curatore e critico indipendente curando mostre personali di Pino Pascali, Urs Luthi, Claudio Parmiggiani, Andy Warhol, Joseph Beuys, Vettor Pisani, Luigi Ontani, Andrea Fogli, Tano Festa, Silvano Tessarollo, puntando anche l’obbiettivo sulle giovani generazioni e le nuove tendenze del panorama artistico contemporaneo come: Matteo Basilè, Paolo Grassino, Lamberto Teotino, Cristian Raduta, Sandra Hauser, Valeria Sanguini, Yo Akao, Hirotsugu Aisu. Organizza per La Casa delle Letterature in Roma con la rassegna “La Grande Illusione” con opere di Filippo Tommaso Marinetti, Pasqualino Cangiullo, Angelo Rognoni, Giacomo Balla, Fortunato Depero, Emilio Notte, Mario Sironi, Enrico Prampolini, Ugo Giannattasio, Gerardo Dottori. La grande mostra “L’arte Contempoaranea per Dynamo Camp”, presso La Pelanda Macro Mattatoio, Roma, la personale di Daniele Galliano presso la Fondazione Rebaudengo,Torino, la personale di Stefano Arienti presso la Galleria In-Arco a Torino. Molte le rassegne collettive come “Occhio Magico” rassegna internazionale di fotografia, da Man Ray a Mattew Barney a il “Kabuki dei tre Sammurai”, con i tre grandi della fotografia nipponica Araki, Morimura, Sugimoto, a “Low Culture in a Colorful World” con opere di Andy Warhol, Roy Lichtenstein e Robert Raushenberg a “Scacco Matto” con opere di Fortunato Depero e Peter Halley, a “Statico/Dinamico” con apere di Alberto Giacometti e Bill Viola. Molte le pubblicazioni e i cataloghi d’arte pubblicati in occasione delle mostre.
Low culture in a colorful world
a cura di Graziano Menolascina
formato 24×22 cm. | brossura
isbn 9788897776826 | pagg. 60 | euro 20,00
target: appassionati di arte contemporanea
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