L’ossidiana è affilata e taglia il cuore. Il mare in tempesta schizza i gabbiani in volo. Il vento non dà requie, ma è anche un tappeto volante per i pensieri. E internet è un lusso forse inutile. La gente dell’Isola ancora oggi non può barare perché sull’Isola tutto è essenziale e quello che è finto salta agli occhi. Un mondo in cui tutto è difficile, soprattutto essere normali, ma dove si trova l’unica ricchezza possibile della nostra vita: il tempo. E in quel tempo, storie, personaggi e pensieri prendono forma e sostanza al sole e all’ombra di uno Scoglio in mezzo al mare, dove il cielo è turbolento o stellato come le anime di chi ci vive. Storie che tutti abbiamo dentro senza saperlo, e che tutti dovremmo vivere.
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Carlo Nicotera è nato a Napoli nel 1954. Giornalista, scrittore, marinaio, pescatore, “mare-patico”, papà, nonno… Un po’ Cubo, un po’ Mente Colorata… (si definisce un “Cubo con le ali”). Ha fatto il giornalista per quaranta anni di cui oltre trenta al Mattino di Napoli, iniziando nella tipografia a caldo e finendo come primo responsabile del sito internet del giornale. È stato inviato di politica e di costume, responsabile di vari settori del giornale e anche capocronista (mestiere, quest’ultimo, che fatto a Napoli ha un significato unico al mondo).
Si è occupato a lungo di divulgazione scientifica e molto meno dei suoi due figli, che per fortuna continuano a volergli bene e quindi a prenderlo in giro.
La sua passione assoluta è il mare, che gli ha ispirato “Lettere dal faro”. Crede ai segni, anche se non ci fa troppo caso. Ma a scanso di equivoci, su quella riva della mente ha scritto “Buona Fortuna” e “Civette e Tarocchi”. Quando riesce a scrivere pensa: “così sono felice”.
Carlo Nicotera
Lettere dal Faro
formato 11,5×16,5 cm. | brossura
isbn 9788899928162
pag. 112 | euro 9,90
target: amanti della narrativa, del racconto breve, racconti di formazione
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