A cura di Alessandra Troncone
Credo di non sbagliarmi nell’affermare che Diego Cibelli ha un’anima intimamente e sensibilmente barocca. Le sue opere, ma in generale la sua pratica e il suo stesso modo di essere, ricalcano molti di quegli elementi che attribuiamo al sentire e all’estetica del Barocco, quello storico con la B maiuscola. Proverò a spiegare perché, ripercorrendo parte della sua produzione degli ultimi anni per arrivare a Gates, un nuovo progetto che ne rappresenta l’ideale punto di arrivo. Un percorso che inevitabilmente si intreccia con i passaggi che ci hanno portato qui, oggi, e che entrano a pieno titolo in questa storia.
(Tratto dal testo di Alessandra Troncone).
NOTE BIOGRAFICHE
Diego Cibelli ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Napoli e si è diplomato alla Berlin Weissensee Kunschschule. Per più di un decennio le opere di Cibelli hanno avuto un focus centrale: il rapporto tra le persone e i paesaggi che le circondano. L’obiettivo principale della ricerca artistica di Cibelli è capire cosa significa abitare lo spazio. Durante il periodo di studio a Berlino, Cibelli ha avuto modo di apprendere una prospettiva non-dualistica secondo la quale essere umano e paesaggio si fondono in un’unica entità. Ha approfondito la conoscenza dell’architettura e del design presso l’Università Luigi Vanvitelli a Napoli. Il suo metodo di ricerca trascende la produzione di singoli oggetti caratterizzati dalla loro funzionalità e uso comune; il lavoro è finalizzato alla creazione di insieme di oggetti in rapporto costante con l’ambiente. Con il suo approccio multidisciplinare, Cibelli cerca di svelare il potere degli oggetti e costruire narrazioni su spazi, cose, persone e connessioni che si instaurano quando tutti questi elementi vengono messi in relazione.
FORMATO 20 x 24 CM | BROSSURA
ISBN 9788899928599 | PAG. 96 | EURO 15,00
DATA DI PUBBLICAZIONE: maggio 2021
TARGET: arte contemporanea, scultura, ceramica
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