“In Emilio Leofreddi la materia pittorica si affolla sulla tela con un infittirsi di segni, frasi, pennellate, ritagli che divengono componenti dialettiche indispensabili per un confronto ideale sulla opportunità di evidenziare la mancanza di un qualsiasi desiderio di ordine e l’aspirazione naturale a disporre con razionalità i fatti segnici sul piano. Il caos primigenio e le forze scatenate della natura ambiscono a una qualunque collocazione che possa, in un certo senso, superare quell’atmosfera ossessiva, assillante, e paurosamente aggressiva, emergente dal circolare inquieto e pressante dei segmenti e dei punti. Le precedenti esperienze di Leofreddi si fondono con le nuove creando un’importante
tessuto di ricerca e sottolineando una tensione creativa coinvolgente, grazie alla quale le problematiche Zen giungono a evocare, nella contemplazione intimistica del proprio esistere, il principio del vuoto attivo, proprio di quel filone del pensiero buddista” (Graziano Menolascina)
Emilio Leofreddi, nato nel 1958 vive e lavora a Roma come pittore e autore video. Ad inizio degli anni ‘90 progetta installazioni con video e performance impegnate su tematiche politiche e sociali. Del 1992 è la sua prima installazione “Balene”, contro la caccia alle balene, patrocinata da Greenpeace e finanziata da Mario Schifano, e del 1993 l’opera “Contact”, contro la pena di morte, patrocinata da Amnesty International e Nessuno tocchi Caino. Nel 1999 ha fondato a Roma, insieme a Ivan Baruffante, Claudio di Carlo e Andrea Orsini, lo studio d’arte collettivo Ice Badile Studio; sempre nel 1999 espone la sua personale “Human being” al M.O.C.A. (Museum of Contemporary Art) di Washington D.C. (USA). Presenta la personale ”Non calpestate le aiuole utopiche” nel 2001 alla CampusGalerie dell’Università di Bayreuth (Germania) e nel 2003 alla Mary Ogilvie Gallery, St. Anne’s College, Oxford University, Oxford (Inghilterra). Nel 2004 inizia a lavorare sul viaggio come opera d’arte e sul diario di viaggio da realizzare su tappeti tibetani e tende indiane. Prende forma il progetto “Dreams” che lo riporterà, dopo anni, a rivivere in India per un anno per la realizzazione delle opere che saranno presentate alla Galleria Santo Ficara di Firenze ed esposte poi in Italia, ad Art Basel Miami (USA) e nel 2007 alla X Biennale del Cairo (Egitto), dove riceve il Premio della Critica. Nel 2009 espone al Vittoriano di Roma, a cura della Galleria La Nuvola, l’installazione “Il respiro del mondo” realizzata sulle tende indiane cucite a Goa (India). Nel 2016 realizza il logo ed il manifesto per la città di Aarhus (Danimarca), Città Europea della Cultura 2017. Sempre nel 2016 viene invitato all’International Art Festival “Encounters 2016 – Bori Bunder Platform 8” che si è svolto al CST Terminus (ex Victoria Station) di Mumbai (India). Numerose le mostre personali e collettive che lo hanno portato a esporre in Italia e all’estero, tra Inghilterra, Stati
Uniti, Germania, India e Cina. Alcune sue opere video hanno partecipato a festival di cinema e rassegne di videoarte. Il lavoro di Leofreddi è stato presentato all’Accademia delle Belle Arti di Milano, Firenze e Roma. Le sue opere fanno parte
di collezioni pubbliche e private sia nazionali che internazionali. I video Contact (1992), contro la pena di morte, e Im – Media (1994), sulla pubblicità, sono stati acquisiti dall’Archivio Video del Palazzo delle Esposizioni di Roma.
Graziano Menolascina è nato a Bari nel 1978, vive e lavora a Roma. Laureato presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Tor Vergata Roma, ottiene la Cattedra di Storia dell’Arte Contemporanea presso l’Accademia di Belle Arti di Bari, nel 2007 comincia la sua scalata da curatore e critico indipendente curando mostre personali di Pino Pascali, Urs Luthi, Claudio Parmiggiani, Andy Warhol, Joseph Beuys, Vettor Pisani, Luigi Ontani, Andrea Fogli, Tano Festa, Silvano Tessarollo, puntando anche l’obbiettivo sulle giovani generazioni e le nuove tendenze del panorama artistico contemporaneo come: Matteo Basilè, Paolo Grassino, Lamberto Teotino, Cristian Raduta, Sandra Hauser, Valeria Sanguini, Yo Akao, Hirotsugu Aisu. Organizza per La Casa delle Letterature in Roma con la rassegna “La Grande Illusione” con opere di Filippo Tommaso Marinetti, Pasqualino Cangiullo, Angelo Rognoni, Giacomo Balla, Fortunato Depero, Emilio Notte, Mario Sironi, Enrico Prampolini, Ugo Giannattasio, Gerardo Dottori. La grande mostra “L’arte Contempoaranea per Dynamo Camp”, presso La Pelanda Macro Mattatoio, Roma, la personale di Daniele Galliano presso la Fondazione Rebaudengo,Torino, la personale di Stefano Arienti presso la Galleria In-Arco a Torino. Molte le rassegne collettive come “Occhio Magico” rassegna internazionale di fotografia, da Man Ray a Mattew Barney a il “Kabuki dei tre Sammurai”, con i tre grandi della fotografia nipponica Araki, Morimura, Sugimoto, a “Low Culture in a Colorful World” con opere di Andy Warhol, Roy Lichtenstein e Robert Raushenberg a “Scacco Matto” con opere di Fortunato Depero e Peter Halley, a “Statico/Dinamico” con apere di Alberto Giacometti e Bill Viola. Molte le pubblicazioni e i cataloghi d’arte pubblicati in occasione delle mostre.
Gea Mondi Colori
Emilio Leofreddi
a cura di Graziano Menolascina
formato 24×22 cm. | brossura
isbn 9788899928155 | pagg. 60 | euro 20,00
target: amanti dell’arte contemporanea
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