Fra reale e surreale, “Scricchiolii” è una raccolta di racconti visti come in un caleidoscopio da usare con stupore e meraviglia. C’è sempre il sogno in queste narrazioni di esistenze stralunate e fuori posto, nel comune contesto sociale, e ci sono sempre la morte e la vita a rincorrersi, a combattere per avere la meglio. Sono presenti Napoli e la napoletanità, ma anche altre città, Milano, ad esempio, con le contraddizioni intraviste o vistose, e poi gli oggetti, in primo piano, gli animali, gli umani di ogni tipo e sangue. La scrittura è molto curata, scoppiettante, organica al flusso del pensiero che, più che descrivere, alimenta frasi e termini per creare spiazzamento, per mettere in moto la mente, al fine di generare pillole di riflessione istantanea in chi legge, il quale non dev’essere sprovveduto ma lettore colto e forte.
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Vincenzo Gambardella nato a Napoli nel 1955, vive a Milano. Suoi racconti sono apparsi sulle riviste letterarie Nuovi Argomenti, il Racconto, clanDestino, Achab, oltre che su alcune antologie di nuovi narratori italiani. Ha pubblicato cinque romanzi: “Seduto sulla tempesta” (Marietti editore, 2006), “Il cappotto istriano”, (Marietti editore, 2008), “Vinicio sparafuoco detto Toccacielo”, (Ad Est dell’Equatore, 2014), il romanzo per ragazzi “Celestino sospeso” (Piccola Casa Editrice, 2015) e “Splendore dei randagi” (Ad Est dell’Equatore, 2016).
Vincenzo Gambardella
Scricchiolii
formato 11,5×16,5 cm. | brossura
isbn 9788899928087
pag. 128 | euro 9,90
target: amanti della narrativa, del racconto breve
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